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TEORIE DELL'ARCHITETTURA II


Idea dello spazio.
Premesse teoriche e applicazioni progettuali dalla
tipologia post-illuminista alla contemporaneità

The course offers a theoretical exercise around a monographic theme presented during the lectures. The exercise has not only a discursive form, but also a critical-iconographic one. The monographic theme is identified among those characterizing the debate from the modernity to the present. This debate is described  through texts, theoretical contributions, and iconographic and design documents, broadening the field from architecture to other disciplines.

Questo corso è pensato come prosecuzione e approfondimento del corso di Teoria I, introduttivo dei temi del dibattito architettonico. La teoria dell’architettura non è presentata allo studente come conoscenza astratta e autonoma, ma come presa di coscienza della dimensione culturale più ampia degli strumenti concreti della progettazione.

Il corso propone un esercizio di rielaborazione teorica intorno a un tema monografico presentato durante le lezioni. L’esercizio non ha solo forma discorsiva, ma anche iconografico critica. Il tema monografico viene individuato tra quelli caratterizzanti il dibattito dalla modernità al presente e viene descritto tanto attraverso testi e contributi teorici, quanto attraverso documenti iconografici e progettuali, allargando inoltre il campo dall’architettura alle altre discipline.

 

CALENDARIO 2024

14.03 - Introduzione al corso

21.03 - Episodio 1

04.04 - Episodio 2

11.04 - Episodio 3

02.05 - Finale (data variata)

06.06 - Seminario conclusivo e presentazione dei lavori

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materiale didattico

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PROGRAMMA MONOGRAFICO 2023

Nell’occasione di una campagna di studi che vede impegnati alcuni professori della nostra scuola nell’analisi e nella catalogazione dei lavori degli allievi di Gaetano Cima - i primi che formandosi in Sardegna soppiantarono la classe di tecnici arrivati dal Piemonte - proponiamo agli studenti di oggi un confronto tra i metodi didattici di una cultura di cui siamo eredi e quelli odierni. Il corso ha dunque la prospettiva di tracciare un profilo della didattica di architettura nell’isola e una riflessione sui modi della concezione, del disegno e dell’insegnamento dell’articolazione dello spazio in senso più ampio. Cima, cagliaritano, è il primo e principale architetto ottocentesco originario dell’isola che dopo gli studi nei centri maggiori italiani (Torino e Roma) ritorna a Cagliari ed occupa una posizione centrale nella trasformazione della città. “Architetto in primo di città” ha anche un ruolo chiave nella formazione degli architetti sardi per tutti gli anni del suo insegnamento all’Università (1840-76). Nell’isola trasferisce la cultura neoclassica che l’aveva formato, proponendo i riferimenti di Vignola e Milizia e trascurando le evoluzioni dello storicismo ecclettico. La sua è l’estetica rigorosa della didattica post-illuminista.

 

Dopo che il movimento moderno ha rigettato la cultura Beaux-Arts, nella seconda parte del Novecento alcuni elementi di quelle tradizioni sono stati riscoperti, tornando ad interessare gli architetti, fino ad essere riproposti come procedimenti radicali (nelle ricerche di Rossi, Krier e Ungers, tra gli altri). Oggi l’insegnamento e la ricerca sulla configurazione dello spazio si muovono in molteplici direzioni e può essere utile misurarne l’evoluzione e l’articolazione nel corso del tempo. Il corso si propone quindi di descrivere insieme e storicizzare i diversi metodi e teorie nell’ottica di far risaltare la peculiarità delle scelte contemporanee e i termini della loro dialettica con i precedenti storici.

TEORIE DELL'ARCHITETTURA

TEORIE DELL'ARCHITETTURA I

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