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PROGETTARE PER COSTELLAZIONI

Progettare per costellazioni means designing by constellations: it is a project strategy and a teaching formula. Conceived to intervene on the sea front of the mining village of Buggerru, in Sardinia, it has been adopted in architectural design workshops of professors Cherchi and Lecis at the University of Cagliari. Designing for constellations means carrying out low-density interventions, separate but in tension with each other. The constellation is not a series, rigid and homologous, but it is a varied sequence composed by pieces with a certain degree of heterogeneity.

Una strategia progettuale

Progettare per costellazioni è una strategia progettuale che prevede interventi a bassa densità, separati ma in reciproca tensione. La costellazione non è una serie, rigida e omologa, ma è una sequenza variata e composta da pezzi con un certo grado di eterogeneità. La costellazione non è meccanicamente predeterminata, ma è un’aggregazione di elementi che appaiono di colpo solidali e coordinati. I caratteri e i modi che generano questa coesione sono studiati con accuratezza e agiscono sottotraccia, in un piano secondario rispetto alla prima evidenza dell’oggetto.

 

Progettare per costellazioni può essere una risposta efficace per aree e territori sui cui non si vuole imporre una nuova forma unitaria ed astratta, ma su cui si vuole intervenire con azioni puntuali, discrete, di scala ridotta. Sono i diversi interventi che, attivandosi come insieme diffuso, producono la rigenerazione di un luogo. L’intervento sul fronte mare di Buggerru, territorio fragile e ricco di elementi critici, non deve essere rigido e soverchiante. Parte del fascino e della bellezza di questi luoghi sta proprio nella loro fragilità, nell’equilibrio precario tra la natura e le tracce ancora presenti delle loro diverse storie.

 

Una strategia pedagogica

I laboratori di progetto sono impostati secondo questa strategia maturata dall’analisi dei caratteri dell’area: dalla strategia è derivata una formula didattica. Gli studenti lavorano in macro-gruppi da 6 componenti: ad ogni macro-gruppo è affidato il progetto di una sequenza di tre interventi, una “costellazione”. L’attività progettuale è scandita in tre passaggi successivi. In alcune fasi del lavoro il macro-gruppo si scompone in sottogruppi.

 

Step 1: strategie di insediamento / settlement strategies

Gli studenti lavorano in macro-gruppo. Insieme decidono quale principio compositivo intendono utilizzare tra quelli proposti dai docenti. Su una fotografia zenitale dell’area, dopo una lettura progettuale dei luoghi e la definizione di una coerente strategia di insediamento, dislocano la sequenza dei loro interventi puntuali. Gli interventi sono rappresentati schematicamente nei loro ingombri volumetrici approssimativi. Questa fase del lavoro si svolge nella forma di attività ex tempore in aula. L’esercizio serve a definire una prima disposizione dei pezzi, che in seguito sarà sviluppata e migliorata.

 

Step 2: un principio, tre architetture / one principle problem

Gli studenti lavorano divisi in sottogruppi da 2. Ogni sottogruppo sviluppa un unico intervento architettonico secondo i criteri di coerenza definiti insieme durante la prima esercitazione. È importante che il principio compositivo adottato guidi la definizione di ogni singolo intervento, ma è altrettanto importante che questa derivazione non sia troppo diretta e rigida: la tensione tra i pezzi sarà tanto più forte quanto meno superficiale sarà la loro corrispondenza.

 

3 step: verifica della costellazione / how to build a constellation

Ogni sottogruppo si divide ulteriormente: un componente continua ad approfondire nei suoi ultimi dettagli il progetto del singolo intervento; l’altro si riunisce con gli altri provenienti dagli altri sottogruppi per lavorare insieme alla definizione di quegli aspetti dell’progetto che riguardano la costellazione nel suo insieme: il tracciamento dei percorsi, il disegno delle aree libere dislocate tra i singoli interventi, etc. In questa fase si ricompone la costellazione e il progetto assume la sua configurazione finale.

 

Questa metodologia ha un importante valore didattico: spinge gli studenti, fin dall’inizio, a non considerare il proprio progetto come autonomo e indipendente, ma li obbliga a considerarlo sempre parte di un ambito più ampio: parte della “costellazione,” che ogni studente condivide e sviluppa confrontandosi con i compagni di gruppo, e parte di un paesaggio, cioè del luogo su cui si interviene, con i suoi caratteri ed elementi specifici.

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